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LA SOCIETA'
Nato e cresciuto negli Stati Uniti, il baseball arrivò in Italia assieme alle truppe statunitensi che risalirono la penisola sul finire della seconda guerra mondiale e si sviluppò dapprima in quelle zone in cui le truppe alleate rimasero più a lungo. Trieste, con l'amministrazione alleata durata fino al 1954, divenne uno dei punti di riferimento più importanti per il neo-nato movimento italiano della pallabase e influenzò immediatamente il Monfalconese e, soprattutto, Ronchi. Ma lì il virus del baseball si fermò e non riuscì ad attecchire in Friuli: ci fu, è vero qualche timido tentativo, ma tutto si risolse in nulla e a Udine guantoni e mazze non entrarono, se non in fotografia.
Ma le strade del baseball sono infinite: si chiude (chissà perché) quella che arriva da Trieste o da Ronchi e si apre quella, ben più lunga, che arriva da Bologna. Mazza e guantoni arrivano grazie a un bolognese, tale Luigi Orsini, che passa un periodo di vacanze a Buttrio in casa di parenti: i primi passi sono approssimativi e l'attrezzatura è, a dir poco, rudimentale, ma la novità attecchisce a tal punto che si decide di fondare una società in piena regola: è il 1968. Nel '69 Buttrio debutta in serie D e nel 71 la squadra si conquista la promozione
alla serie C.
Il 1975 è il grande anno: la squadra buttriese aveva appena fallito lo spareggio per la promozione in B, ma la federazione decide di ristrutturare i campionati ripescando in B proprio i friulani.
E la scelta si dimostra sportivamente più che azzeccata in quanto, sullo slancio, la squadra conquista addirittura la promozione in serie A.
Ma è proprio con l'arrivo al vertice che certe incongruenze diventano macroscopiche e che costringono il baseball friulano a riassumere una dimensione più contenuta per rimandare il discorso di vertice a giorni in cui i tempi saranno più maturi.
La mancanza di un campo per molti lunghi anni non ha permesso la società di avere un naturale sviluppo, ma nel 1985, finalmente viene costruito il campo di via Cividale, e nel 1986 quello di via Testudo, questo da subito nuovo slancio con la partecipazione ai play off per tre anni consecutivi.
Nel 1989, a ricordo di Luciano Gotardo, l’amministratore che più ha voluto la costruzione dell’impianto di via Cividale, gli viene intitolato il torneo internazionale, torneo che ha ospitato le più gettonate formazioni italiane ed internazionali, ed in qualche occasione la finale del torneo è stata disputata dalle squadre che poi hanno vinto il titolo italiano.
Nel 1991 di nuovo il grande anno, a coronamento del lavoro svolto, la promozione alla seconda serie.
Nel 1994 si decide di dare una svolta di ripartire da zero si chiude il Buttrio Baseball e dalle ceneri nasce il White Sox.
Il Buttrio BC lascia in eredità un gran numero di tesserati, quattordici titoli regionali, quattro atleti che hanno indossato la maglia azzurra (Miani Alessio, Miani Francesco, Valentinis Roberto e Vendramini Daniele),e due atleti che negli anni successivi giocheranno in serie A1 (Conte Adriano e Prampero Mauro). Nel 1985 Prampero Mauro sarà il primo atleta di Buttrio ad indossare la maglia azzurra della nazionale maggiore.
Il White Sox riparte dalla serie C2 ma nel giro di cinque anni si ritrova di nuovo in seconda serie per arrivare nel 2000 alla disputa dei play off per la serie A1.
Nel 1996 e nel 2003 le coppe Italia, prima di serie C e poi di serie B, per arrivare a disputare i play off per la serie A nel 2007 e 2008, i primi persi 1 a 0 alla quinta partita e poi vinti.
Ma come gli anni passati riconpaiono le incongruenze e ripartenza di nuovo dalla serie C.
Nel frattempo sono arrivati 24 titoli regionali, e ci sono stati nuovi azzurri come De bernardo Jacopo e Buratti Matteo, Sioni Francesco e Federico mentre De Prato Manuel è stato inserito nella lista dei probabili olimpici. Nella primavera del 2003 l’impianto è completato con l’illuminazione, ed ha permesso l'organizzazione di importanti manifestazioni come le finali EMEA Big league 2012e Mundialito 2008 |
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